Storia e origini della Camicia
Apparsa nei primi anni del III secolo d.C. a Roma, la camicia inizialmente era costituita da 2 teli di tessuto rettangolari cuciti tra loro, tendenzialmente nascosta e avente forma a T. Questa era priva di colletto e maniche ed era utilizzata come sottoveste sia maschile che femminile; nominata Tunica Interior il materiale con cui era realizzata era il lino o cotone grezzo.
Soltanto con l’arrivo dei Persiani dall’Oriente, intorno all’anno Mille, si acquisirà la struttura definitiva di quella che oggi è la camicia, nominata all’epoca camis, con maniche cucite separatamente e con scollatura tonda aperta fino al petto.
È rapida l’evoluzione della camicia, che dal 1400 muta sempre più, iniziando ad acquisire importanza e lusso e resa evidente dalle finestrelle: dei tagli alle maniche all’altezza del gomito che ne mostravano la presenza.
Confezionate con il lino ed impreziosite da particolari ricami a filo d’oro, d’argento o di seta si arriva ben presto al Rinascimento, la camicia acquista maggiore visibilità, colletti e polsini fuoriescono dagli abiti dapprima costituiti da un semplice listello bianco che negli anni diventerà una sorta di piccola arricciatura orlata di pizzi.
La gorgiera, realizzata in mussola, trina o finissimo lino cucito o pieghettato, si affaccia nel 1500 in tutta Europa e diventa ben presto simbolo di opulenza e potere, spesso irrigidita da fil di ferro o inamidata, fu introdotta probabilmente per la prima volta da Caterina de’ Medici.
Nel 1600 questi grandi colli a ruota si afflosciano nonostante restino ampi e ricchi di ricami e alla corte di Versailles il Re Soledetta legge sull’abbigliamento e sulla moda in generale.
Bisognerà attendere Lord Brummel intorno all’Ottocento con la nuova borghesia nascente per vedere accenni dell’abbigliamento moderno: l’abito, uniforme nel colore e tessuto, è costituito da giacca, pantalone, gilet e l’immancabile camicia bianca in fine batista bianca: più lunga dietro, con spacchi laterali, maniche lunghe, collo e polsini rigidi e staccabili, si arricchì dello sprone, una striscia di tessuto da spalla a spalla che aiutava a mantenere la stabilità delle maniche.
Questi essenziali elementi vestiranno la figura e le abitudini del Dandy, sinonimo di realizzazione estetica della vita elegante che si affaccia a conoscere il mondo viaggiando.